Ogni Quanto va Aggiornata la Valutazione del Rischio Stress Lavoro-Correlato?
In questo periodo di pandemia, occorre fare la valutazione con le consuete modalità oppure occorre aggiungere o modificare qualcosa?
Queste sono tra le domande più frequenti che ci vengono poste in questo periodo.
Per la prima domanda (ogni quanto rivalutare il rischio) si tengano presenti i seguenti punti:
- Per il rischio stress lavorativo la periodicità dell’aggiornamento della valutazione è stabilita dal Datore di Lavoro
- L’INAIL, nel documento del 2017, evidenzia che “sembra ragionevole” procedere a una nuova valutazione ogni 2 o 3 anni; non si tratta di un documento cogente né tanto meno di un’indicazione precisa
Dal punto di vista delle buone prassi generali applicate nel campo della sicurezza e salute, la periodicità dovrebbe tenere conto anche:
- delle possibilità e modalità di monitoraggio dello stato di rischio fra una valutazione e l’altra (ad es. analisi dell’efficacia dei canali di riporto in caso di problemi; possibilità di un monitoraggio annuale degli eventi sentinella legati allo stress, ecc.)
- dei risultati della precedente valutazione (condizioni di rischio molto deteriorate dovrebbero suggerire una nuova valutazione in tempi più brevi, specialmente in assenza di un monitoraggio dello stato di rischio).
Aggiornamento della Valutazione del Rischio Stress in Caso di Cambiamenti
Ovviamente in caso di cambiamenti alla situazione organizzativa che producano (o facciano sospettare) un cambiamento sostanziale del profilo di rischio, la valutazione del rischio deve essere rivista.
Ciò potrebbe significare, ad esempio:
- di fronte a un cambiamento significativo dei fattori di stress o dei fattori di supporto
- di fronte a cambiamenti che modifichino in modo significativo i gruppi omogenei presi in considerazione nella valutazione precedente
- al verificarsi di episodi collegabili a disagi significativi (es. lamentele documentate per fatti gravi, tentativi di suicidio, colluttazioni in azienda, ecc.)
Aggiornamento Valutazione Stress Lavoro Correlato e Situazione Pandemica
Riguardo alla seconda domanda (se la situazione pandemica richieda una ri-valutazione del rischio stress), si tenga presente quanto segue:
- se è vero che di fronte a cambiamenti del profilo di rischio occorre rivedere la valutazione, è fondato ritenere che la situazione pandemica abbia introdotto incertezze e cambiamenti significativi, con forti impatti sullo stress
- i fattori di stress significativi che hanno visto cambiamenti non sono solo quelli legati alla società in generale (che un Datore di lavoro potrebbe ritenere fuori dal proprio ambito di responsabilità) ma anche quelli legati ai ruoli, agli spazi di lavoro, ai ritmi, all’uso di DPI specifici, talvolta ai processi stessi di lavoro
Quindi sarebbe opportuno prendere in considerazione una valutazione del rischio stress:
- completa, specialmente se la precedente è vecchia o non riflette più le attuali condizioni organizzative
- oppure anche parziale, che magari in attesa della “scadenza naturale” della precedente valutazione vada a integrarla prendendo in considerazione i fattori tipici della pandemia.
Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata al Nuovo Protocollo Cesvor per una valutazione del rischio stress lavoro-correlato approfondita.
Hai ancora dubbi sull'aggiornamento della valutazione del rischio stress lavoro correlato?
La nostra esperienza è a vostra disposizione